Piero V.

Motion: videosorveglianza con Raspberry Pi

Questo weekend io e la mia famiglia abbiamo avuto un impegno, per cui siamo stati tutti via, lasciando la casa vuota.

Allora, ho pensato di sfruttare la mia Raspberry Pi 3, che da tempo era rimasta inutilizzata, per creare un mini sistema di sorveglianza.

Cercando su Internet, ho trovato subito un programmino molto semplice da configurare, ma anche alquanto efficace, chiamato motion.

Si interfaccia con le webcam e può registrare un video qualora rilevi del movimento. Inoltre, può eseguire dei comandi quando il movimento inizia e finisce, permettendo interessanti integrazioni. Infine, mette a disposizione anche uno stream del video stesso tramite HTTP. L’unico neo è che gli stream sono solo video, senza audio, anche qualora la webcam fosse dotata di un microfono.

Visto che usa l’API V4L2 (Video For Linux 2), può funzionare su tutti i sistemi Linux, non solo con la Raspberry. Io stesso, con la mia Raspberry, ho provato sia su Debian, che su Raspbian. Qualora vogliate comprare un single-board computer da adibire allo scopo, la lista dei dispositivi supportati da Armbian potrebbe esservi utile. … [Leggi il resto]

Which successor for my TD-W8970?

I have been using TP-Link TD-W8970 as my primary router since 2014.

Then, a pair of weeks ago, its modem died because of a storm. Also, the connected Ethernet ports ceased working. Luckily, the lightning did not propagate over the LAN; otherwise, damages would have been thousands of euros.

The hell of DSL users

The TD-W8970 was one of the few devices based on the Lantiq platform, the only one whose xDSL modem is supported by OpenWrt.

Most of the home networking appliances are based on the Broadcom platform. Their modem employs proprietary drivers that work only with ancient and insecure Linux kernels. And in many cases, with OpenWrt, you also lose some WiFi features.

The usual workaround is to rely on two routers. One in bridge mode, i.e., as a pure modem, connected with another one running OpenWrt. I have never liked it because it is much less clean: more devices, more heat, more power consumption, less integrated, etc… But now, I surrendered to it. … [Leggi il resto]

Boot USB su Raspberry Pi 3

Le Raspberry Pi tradizionalmente fanno il boot da schede di memoria, da SD standard con il primo modello, da MicroSD dal secondo modello in avanti.

Questo è uno dei loro peggiori difetti, a mio avviso. Non ho mai provato una grande simpatia per questo tipo di memorie, anzi, le trovo parecchio scomode, perché hanno bisogno di un lettore e talvolta anche di un adattatore, costano più delle chiavette USB, ma soprattutto mi hanno abbandonato, ormai già due volte.

La prima volta decisi di farmene una ragione e comprai un’altra microSD. Adesso, a distanza di un anno, è successo di nuovo, ma questa volta ho scoperto che su Raspberry Pi 3 esiste il boot USB nativo, un po’ come con la Orange Pi Zero.

La liberazione

Purtroppo, per poter abilitare questa funzionalità serve usare un’(ultima) volta una microSD, ma per mia esperienza posso dire che va bene praticamente qualsiasi scheda, anche molto vecchia, non HC e di qualsiasi classe. Infatti io ho usato una vecchia Kingston che sarà di classe -5 😊 . L’unico requesito è la campienza: almeno 2GB. … [Leggi il resto]

Smart plug con Raspberry Pi e Telegram

Recentemente ho lavorato ad un progetto che mette insieme diverse cose che mi piacciono: Telegram, la Raspberry Pi, che insieme possono fornire un’ottima base per creare semplici dispositivi IoT.
In questo caso ho creato una presa intelligente, che può essere accesa e spenta tramite un bot Telegram.

I requisiti sono veramente semplici: di base servono una Raspberry Pi, una scheda con dei relè, delle prese e un po’ di cavi.

Se preferite, potete usare al posto della Raspberry Pi anche altre schede, l’importante è che abbiano un modulo per il GPIO. Per esempio per un altro progetto molto simile io ho usato una Orange Pi Zero, di cui ho già parlato.

Per quanto riguarda i relè, l’importante è che funzionino a 5V, in pratica tutte le schede che funzionano con Arduino vanno bene. Io per esempio ho preso su Aliexpress un paio di schede da 4 relè a meno di 2€ ciascuna. Ce ne sono anche dall’Italia: hanno il vantaggio di arrivare prima, ma costano anche 5 volte tanto.
Questa potrebbe essere l’unica spesa per il progetto, a patto che abbiate già del materiale elettrico di recupero e una Raspberry, almeno questo è stato il mio caso. … [Leggi il resto]

Prima micro SD andata

Le micro SD sono delle memorie molto comode, senza dubbio: sono compatte, economiche ma tutto sommato possono raggiungere capienze abbastanza elevate e, se di buona qualità, anche velocità apprezzabili.

Il loro problema è che però essendo delle memorie flash si rovinano man mano che ci si scrive. Odio questa cosa in tutte le mie memorie flash, inclusa l’unità SSD del mio PC e per ovviare almeno un po’ ho tutta una serie di directory montate in RAM.

Solitamente quando lo dico ai miei amici, la reazione è di darmi del paranoico e di dirmi che sebbene io mi preoccupi, in realtà non vado a cambiare niente. Però, checché loro ne dicano, mi si è rovinata una memoria flash: la micro SD della Raspberry Pi.

Era una Samsung EVO da 8GB, comprata un paio di anni fa per usarla con il vecchio Y530, ma non era stata molto stressata, almeno fino a ottobre, quando ho cominciato a usarla con il computerino.

Da un po’, di tanto in tanto la Raspberry crashava e avevo sempre pensato fossero i driver beta per il Realtek RTL8811AU, finché un giorno non si è più accesa. Il LED rosso di alimentazione rimaneva acceso, lo switch ethernet rilevava la scheda connessa, ma i LED della scheda di rete erano spenti. Collegandomi alla console UART, i messaggi del boot erano abbastanza regolari, almeno fino a circa 8 secondi dall’avvio, quando si interrompevano del tutto. Non era un kernel panic perché comunque il normale echo della consolle funzionava, ma il sistema non faceva nient’altro. … [Leggi il resto]