Piero V.

Slow standards

Negli ultimi anni in molti hanno parlato di diverse politiche slow: slow food, slow life, ma forse nessuno ha mai parlato di slow web standard.

Fondamentalmente penso che ormai gli standard web siano veramente una cosa gigantesca, che se da un certo punto di vista permettono di costruire applicazioni sempre più complete e complesse, da un altro diventano estremamente difficili da seguire e introducono possibili rischi per la sicurezza e per la privacy.

Cominciai a scrivere per il web quando lo stato dell’arte erano HTML 4.01 e CSS 2.1 e ho assistito alla creazione dell’HTML 5 e di tante API che oggi gli sviluppatori danno per scontate e permettono di ottenere risultati un tempo ritenuti impossibili senza usare hack e/o javascript, da flexbox alle varie animazioni. Poi con gli anni un po’ ho perso la passione per lo sviluppo web, un po’ gli studi mi hanno assorbito il tempo, quindi non mi sono tenuto molto aggiornato.

Tuttavia, non è una mia impressione che le modifiche siano estremamente frequenti, infatti con HTML 5 hanno deciso di eliminare il numero e di trasformarlo in HTML Living standard una cosa che secondo me, anche sono anni che va avanti così, è sbagliata. … [Leggi il resto]

File system universale

Leggendo i recenti guai del SuperBosca mi è tornata in mente una cosa di cui avrei voluto scrivere da tempo: il problema dei file system.

Tanto per cominciare, bisogna chiarire cos’è un file system. Diciamo - ma non è assolutamente una definizione - che è come un sistema operativo gestisce i dati in un supporto di memorizzazione. Per esempio come sono salvati i privilegi, le informazioni come la data di modifica e il contenuto stesso.

Al giorno d’oggi esistono numerosi file system, tra i più diffusi FAT, NTFS, HFS, Ext e molti altri ancora.

Non esiste uno standard ed ogni sistema operativo ne supporta un numero maggiore o minore.

Tuttavia in assenza di uno standard ufficiale doveva pur stabilirsi uno standard non ufficiale: il FAT32.

Il FAT è un filesystem inventato da Microsoft. La sua primissima versione fu introdotta col Basic. Anche se si evolse, rimangono numerosi limiti anche nella versione più recente, la FAT32. Per esempio la dimensione massima di un file è 4GB. Per superare tutti questi problemi la Microsoft inventò NTFS.

Ovviamente nei sistemi operativi Windows non ci sono problemi, col Mac non ho mai provato però mi pare di aver capito che qualche problema invece ci sia e Linux lo può leggere con Fuse ma mandando richiedendo uno sforzo della CPU.

Ma allora qual è il problema? Abbiamo il supporto dei file grandi con questo filesystem.

Il problema sono i device embedded. Alcuni lo supportano solo in lettura, altri ancora non possono né leggerlo né scriverlo. Il problema è molto grave: io per esempio ho un disco esterno da 1TB ma per farlo leggere dall’homebrew channel della Wii e dalla TV ho dovuto tenerlo in FAT32. E la limitazione dei 4GB al giorno d’oggi, anche con questi device, soprattutto con le televisioni fullhd, risultano molto ridicole.

Come mai non è possibile implementare un buon supporto all’NTFS? Immagino per i brevetti e licenze varie.

Se avessimo un file system standard e privo di questi vincoli, allora sarebbe meglio per tutti.

Nuova grafica

Ho finalmente fatto una nuova grafica per il mio sito ed eccola pubblicata.

Non ci sono moltissimi cambiamenti a livello di layout (sembre un due colonne con percentuali etc) però con queste PNG trasparenti appare veramente carino.

Sia il codice XHTML 1.1 che CSS 2.1 risultano a posto sui validatori del w3c.

Su MSIE 8 funziona senza problemi!

Seamonkey 2.0.6 su Ubuntu ha un piccolo problema sui Widget: c’è un quadratino bianco alla fine dei widget che sinceramente non so a cosa sia dovuto.

Invece i browser che non supportano attualmente questa grafica sono (gli screenshot sono stati fatti grazie a browsershots.org):

Cosa penso degli standard web e dei browser

Un giorno stavo pensando ai browser e alle disparità di layout.

Non ho trovato altra soluzione che tutto questo è dovuto al non rispettare degli standard.

Se esistono, servono perché così si può creare una buona esperienza di web - e non solo, gli standard in generale creano buona esperienza di tutto.

Non rispettarli vuol dire che ci sarà sempre una fetta di visitatori che non potrà mai usufruire al meglio del proprio lavoro.

Però ci sono tre categorie di atteggiamenti verso gli standard delle persone: chi li rispetta, chi non li rispetta e produce le pagine e chi non li rispetta e produce i browser.

Le prime sono le più corrette. Le seconde si cercano che non si veda bene il loro sito e le terze sono quelle peggiori perché è un fenomeno che si dilaga di più.

Secondo me è inutile rientrare nel secondo caso: è un errore comune se si ha poca esperienza, ma dopo va corretto.

In quanto alla terza classe io propongo di ignorarla: una volta che si è a posto con gli standard se sei un webmaster, puoi accusare loro di essere nel torto.

Io penso che rovinarsi la vita con hack, codice apposta e via dicendo per i browser come internet explorer, se non trovati già fatti, è una stupidata.

Io è da un po’ di tempo che non controllo le mie pagine durante il developing su internet explorer e consiglio agli utenti di cambiare browser e agli sviluppatori di fare come me.

Idee per aprire un servizio tipo browsershots.org

Su un computer che ormai sto usando poco, tra i segnalibri ho ritrovato browsershots.org.

Che dire, è un servizio proprio utile però le sue code sono troppo lunghe.

Così ho un po’ cercato, almeno nella fase iniziale di replicare un servizio del genere, ma poi mi sono stufato.

In pratica avevo fatto tre macchine virtuali: Debian Lenny per usarlo come server coordinatore, Xubuntu per avere i browser su linux e Windows XP per avere le macchine windows.

Poi avevo cercato anche di installare freebsd ma mi dava errore all’installazione.

In teoria per il servizio ci sarebbe bisogno anche di Mac ma tutti conosciamo le politiche Apple, perciò mancava ancora quello.

Comunque ecco le idee che mi sono venute.

Per prima cosa, fare il set up di un server proxy in modo da alleggerire il carico, infatti ho fatto prima una guida.

Magari sarebbe bello poterlo configurare affinché ignori l’esistenza delle pagine dinamiche e anche tutti gli header della durata della cache e tenga tutte le pagine per almeno un tempo doppio al vero tempo necessario stimato.

Sempre per risparmiare banda consiglio di bloccare gli annunci pubblicitari con il file hosts: se usate il proxy basta che sia nel server. Usando sempre il proxy potete anche fare scansioni antivirus con clamav o con altri antivirus (usando il sock, vedendo brevemente su internet) anche non free come avast (penso solo server edition, una licena €13~). … [Leggi il resto]